1 settembre 1939. Il piano operativo per la campagna aveva come obiettivo la distruzione
delle forze armate polacche nel più breve tempo possibile, mediante
un attacco concentrico mosso, a sud-ovest, dalla Slesia e, a nord, dalla
Pomerania e dalla Prussia orientale con obiettivo Varsavia. Il 5 settembre
le forze tedesche avevano già spezzato il cordone di truppe polacche
schierate lungo il confine. La 10ª armata si stava creando, da sud,
un varco verso Varsavia.
Dal 6 al 10 settembre i tedeschi continuarono la loro marcia su Varsavia.
La 3ª e 4ª armata del gruppo nord premevano in direzione della
capitale, mentre la 8ª e 10ª armata del gruppo sud puntavano
a nord, verso Varsavia e Radom. L'attacco polacco del 9 settembre sullo
Bzura fu l'unica mossa controffensiva attuata dai polacchi in modo vigoroso
e su vasta scala. Essi avevano portato il colpo sul centro dello schieramento
tedesco che stava svolgendo una limitata azione combattiva, ma Rundstedt
e Manstein, facendo compiere alle loro forze una diversione e portando
avanti truppe di riserva, impegnarono gli avversari in una difficile battaglia
su un fronte ristretto, e li batterono. Nel frattempo altre unità
del gruppo d'armate sud stavano iniziando l'assalto alla capitale polacca.
Mentre parte del gruppo dl armate sud era impegnato sullo Bzura, i corpi
corazzati di Guderian avanzavano verso Brest-Litovsk, che presero il 14
settembre; quindi si riunirono con le unità blindate di Kleist in
arrivo da sud.
Il 17 settembre entrò nel paese da est l'Armata Rossa, ponendo
fine alle ultime speranze polacche. Due giorni dopo i 100.000 uomini dell'armata
di Poznam si arrendevano alle truppe del gruppo d'armate sud. Varsavia
resistette altri otto giorni, ma la campagna era già virtualmente conclusa.
La Campagna dal punto di vista del Comando Tedesco | |
La Campagna dal punto di vista del Comando Polacco |